Categorie
Diario-pre-2024 Giaguarentreffen

4° Giaguarentrefen

4° Giaguarentrefen

IV Giaguarentrefen, 10 febbraio 2008 Monte Livata.<br> Strade che portano in alto, strade di pietra e di polvere, strade che cercano il sole ed il vento, strade antiche della nostra regione florida e segnata come la pelle di un antico cavaliere. Strade sulle quali non siamo mai passati, strade con panorami che non abbiamo mai visto, strade romantiche disegnate per noi da Sboing e da un giaguaro che nonostante la febbre a 39° ci ha accompagnato fino alla cima del monte prescelto.

Appuntamento al primo autogrill dopo il casello della Roma-L’Aquila alle 9.30, ma già dalle 9.15 il gruppo era quasi al completo, tra gli altri c’era il nostro ex ex vicedirettore Guidone che oltre ad aver cambiato moto aveva un casco a fiori bianco e blu che era uno spettacolo.<br> Il bottone è stato rispettato, anche se i Verrelli, che da soli fanno mezzo Chapter, ci hanno raggiunto al casello seguente; dopo un’ora di strada e tante curve, con Mr Maniaco (al secolo Lello) che ci faceva da Head road capitan con la sua punto Rds, siamo arrivati tutti e 41 fino alla vetta del Monte Livata.<br> Gli astanti ci guardavano divertiti e la neve alta ai margini della strada rifletteva le onde d’urto dei nostri scarichi. Parcheggiati i ferri e tirate fuori le bottiglie del caso, abbiamo brindato alla nostra maniera… spruzzando metà dello spumante e bevendo quel poco che ne rimaneva.<br> Riprese le Harley, rivestiti i guanti (che anche Mario aveva scelti bene) e riattivata la circolazione, siamo tornati a valle fino al ristorante “Il cacciatore”, dove abbiamo mangiato e bevuto in abbondanza, logicamente il baccanale non poteva che essere aperto dal solito brindisi del giaguaro… (W la gnocca! Ndr). Così anche per quest’anno la loggia del giaguaro, ha rispettato la tradizione vincendo il freddo e conquistando un’altra vetta! Grazie, quindi, a tutti i partecipanti, non me ne voglia nessuno ma la menzion d’onore va sempre a Diego, chi stava al mio tavolo sa perché!<br>

Marco “Mr.Poetry” Terziani

Categorie
Diario-pre-2024

Compleanno del Forvm Roma

Compleanno del Forvm Roma

8 anni! Tanti ne sono passati dalla nostra nascita o fondazione, se preferite… in questi casi, solitamente, si soffia sulle candeline dopo aver fatto un bel respiro, ma nel nostro credo sia più indicato spegnerle dandoje er gasse!

In queste primavere il nostro gruppo si è fatto conoscere, è cresciuto con l’aiuto e l’abnegazione di molti, ha portato il nome della Fabrizius Legio con onore e fierezza in giro per il mondo ed è diventato ciò che è nonostante tutti quelli che facevano di tutto per distruggerlo criticando in modo sterile ogni iniziativa, ogni pranzo, ogni cena, ogni run! In questo giorno, dunque, il mio pensiero non può che andare a Fabrizio nostro “padre”, a Stefano che ne ha raccolto l’eredità adottando tutti noi (spesso ci dimentichiamo che senza l’H-D Store noi smetteremmo di esistere!), a tutti quelli che negli anni hanno regalato il loro sorriso, il loro tempo, i loro soldi, la loro forza, capendo che il bene di uno a volte va sacrificato per il bene di tutti; che non è necessario essere sempre presenti, ma che quando lo si è bisogna dare il cuore e l’anima; che un amico non è tale se ti regala una patch, ma se non ti lascia da solo sulla strada; se ti abbraccia quando ti vede triste e se ti manda a quel paese quando te lo meriti! Per tutte queste ragioni e per tanto altro ancora, auguro un Buon Compleanno al FORVM ROMA, al suo Dealer, a tutti i soci, e a tutti quelli che con noi si sentono parte di una famiglia!

Marco “Mr.Poetry” Terziani.

Categorie
Diario-pre-2024

CHIANTI HILLS 2008

CHIANTI HILLS 2008

Alla spicciolata, nel primo pomeriggio di venerdì 16 maggio 2008, l’autogrill Salaria Est si trasforma in un estemporaneo bike show di Harley-Davidson. Lentamente, hoggers da ogni angolo della Capitale, appartenenti al Forvm Roma Chapter, al Roma Chapter e semplici “Lone Riders”, affollano con le loro scintillanti moto il parcheggio, sotto gli sguardi incuriositi degli automobilisti.<br>

Con pochi minuti di ritardo ci mettiamo in marcia per la destinazione di questo week end di maggio, il Chianti Hills 2008. Alla testa del gruppo si mette il Vice Direttore del Forvm, coadiuvato alla perfezione da due Road Captains del Roma Chapter e dalle staffette dei Road Captains del Forvm che tritano l’asfalto per mantenere unito il gruppone, che procede in direzione nord sull’autostrada del Sole. Dopo centocinquanta chilometri i serbatoi delle nostre moto reclamano una sosta, è ora di regalare loro nuova benza. Alcuni approfittano della sosta anche per mettere qualcosa sotto i denti; quando anche l’ultimo del gruppo ha finito di fare rifornimento ripartiamo per metterci alle spalle gli ultimi 20 chilometri di autostrada. Usciamo a Valdarno e percorrendo la superstrada ci dirigiamo verso la location abituale del Chianti Hills, la località “La Selva” a Bucine (AR). Archiviate le questioni burocratiche relative alla registrazione, grazie al Direttore e ad altri membri che si sorbiscono la fila per tutti i partecipanti del Forvm, ci rimettiamo in moto per andare in albergo. Questa volta il Forvm si sperde tra le dolci colline del Chianti, sembra quasi che la voglia di stare in moto la faccia da padrona sulla stanchezza, ma in realtà ci siamo persi! Solo grazie al navigatore di Mr. Sorensen riusciamo finalmente a trovare la strada per Casetta. Una volta in albergo ci dividiamo per prendere possesso delle nostre stanze, ci rilassiamo cinque minuti per poi ritrovarci tutti in piscina, dove si trovano anche quattro sventurati del Milano Chapter. I poveri ignari si ritrovano nel mezzo del caos che solo i soci del Forvm sanno portare sempre con sè, il cazzeggio aumenta raggiungendo il suo culmine nel “furto del costume” di Mr. Giurato che, non curante degli sguardi delle signore presenti, esce candidamente dall’acqua, così come mamma l’ha fatto, per recuperare il maltolto. Non contento il buon Diego si prodiga anche per far vedere a tutti i presenti la sua personalissima interpretazione di una medusa (caliamo un velo pietoso!).<br> Si fa l’ora di uscire dall’acqua per recarci finalmente a cena, ci mettiamo in moto per raggiungere il raduno che dista solamente 15 minuti dal nostro albergo. Ci dividiamo tra i padiglioni de “La Selva” per ritrovarci sotto il tendone, tutti col bicchiere colmo e il piatto pieno. Una volta saziata la fame e la sete, spenta a colpi di Chianti Classico e birra, il Forvm compatto, scivola con rapidità impressionante sotto il palco. E qui dimostriamo la nostra forza! Ogni componente del Chapter presente trascina gli altri in un’improbabile gara di ballo che sembra non arrestarsi mai. Tra una canzone ed un’altra raffreddiamo i nostri motori grazie a diversi Jack Daniel’s che ci permettono anche di sbancare il banchetto promozionale dove si regalava merchandising marchiato Jack. Presto però dobbiamo registrare il primo abbandono, Mr. Bruciato, probabilmente sconvolto per il fatto di ritrovarsi a ballare, quale prosciutto tra due avvenenti fette di pane, tra due bellezze del Vicenza Chapter lascia la pista da ballo per colpa di un ginocchio malconcio che non ha retto a tanta emozione. Ci stringiamo intorno a Marco per dargli il nostro immancabile supporto per poi riprendere il possesso della scena. Mr. Prozac è decisamente irrefrenabile, vero traino di questo gruppo non si ferma un attimo dimostrando, con prove tangibili, il suo amore per i membri del Forvm. Alla fine sfianchiamo i musicisti e ci impossessiamo del palco improvvisando una discutibile versione alcolizzata di “Roma Capoccia”. Oramai siamo rimasti praticamente solo noi e, stanchi morti, ma col sorriso stampato su volti che tradiscono forse fin troppo l’alcool ingerito, decidiamo di regalarci una restauratrice notte di sonno. <br> La mattina del sabato l’ultimo manipolo del Forvm si ritrova lì dove poche ore prima tutta la legione si era implotonata per andare ad omaggiare gli amici del Chianti, i tre amigos sono Mr Fellini, Tappo (già Bastard) e Poetry. Ore 7.30 appuntamento ore 08.00 bottone, tutto secondo copione. Il cielo grigio e plumbeo minacciava pioggia, ma invece e per fortuna nemmeno una goccia fino a destinazione. Mr Fellini, ignaro dei bagordi o baccanali, se preferite, a cui si erano lasciati, stranamente, andare i ragazzi del Forvm, ha pensato bene di chiamare alle 07.45 Mr Trix, che come sempre, data la sua proverbiale aplomb, ha risposto senza mandarlo a quel paese, ma senza dire nulla di concreto o di comprensibile!<br> Gli occhi del Forvm si stavano lentamente aprendo, per quanto riguarda i sensi ed i riflessi c’è voluto molto di più. Alle 12.00 il Dottore dei Dottori, già addestratore di aquile e inventore dei parastinchi, Roberto Mr Sboing, ha preso, come sempre in modo egregio, il gruppo, di 40 moto, sotto braccio portandolo a fare un giro bellissimo nel cuore della toscana, 120 km di curve, scorci, boschi e paesi, veramente bello! Grazie Sboing!<br> Il pranzo perfetto! Ristorante tutto per noi, antipasto, due primi, secondo, vino (sempre poco eh!), dolce e caffè, tutto con relativi bis e tris! La compagnia si è amalgamata, si è mischiata ed unita, a parte i problemi ai timpani che Axel ha accusato durante e dopo…, ma che dire di più? Nulla! Così senza parole e con le “panze” piene si è tornati all’hotel per quel meritato riposo che ormai era necessario, anzi fondamentale! Mr Fellini ha però avuto la sfortunata notizia che Mr Er Maniaco, avrebbe diviso con lui e Mr Poetry la stanza, e il panico lo ha pervaso!<br> Dopo la siesta, alle 20.00 tutti al raduno, il tempo iniziava a farsi brutto e la tanto pubblicizzata pioggia alla fine è arrivata, così mentre ci si salutava con gli amici degli altri Chapter (come il neo battezzato Mr Celentano, Pietro Historian del Milano, e Mr Zipa, le Cherrys, tutto il Chianti, i ragazzi del Genova, i cugini del Roma e tutti gli altri) si iniziava a prendere posto, tavolate lunghissime dividevano il tendone, un DJ anni 90′ invitava tutti a ballare e così inevitabilmente il Forvm era sotto il palco. Anche senza il ritmo giusto il grande Mr Giurato si esibiva in passi di break dance da ammmericano vero vero vero, Marco e Devis, del clan dei Verrelli, sfoggiavano la loro bravura con il ballo, gli altri, tra cui chi scrive, cercavano di arrangiarsi… Così tra trenini, balli sulle panche, bicchieri di vino e corollari vari, il Chianti rendeva merito alla sua fama e al motivo per il quale ogni anno ci si torna, o ci si va per la prima volta, con tanta voglia!<br> La notte è così trascorsa alla grande, i ricordi venivano lentamente lavati da una incessante pioggia purificatrice, l’alba di un nuovo giorno era vicina e il letto era l’unico desideri lucido di ognuno di noi! Domenica mattina tutti di corsa, Mr Fellini e Mr Poetry sono partiti per primi, perché al primo mancava la sua piccola principessa, gli altri alla spicciolata e tutto per l’ultima di campionato, la Roma si giocava lo scudetto, ma l’Inter se lo aggiudicava! <br> Come sempre, l’unico pensiero che posso aggiungere è un grazie a tutti per la voglia che mettete nelle cose che facciamo, per capire, anche solo con uno sguardo, se uno di noi non è dell’umore che ha sempre. Tenetevi pronti per il prossimo raduno, duc et gaudere!<br>

Scritto a due mani da Paul “Mr.Mc Nela” e Marco “Mr.Poetry” (Historian F.R.C.)

Categorie
Diario-pre-2024

EUROPEAN FESTIVAL-PORT GRIMAUD (SAINT TROPEZ)

EUROPEAN FESTIVAL-PORT GRIMAUD (SAINT TROPEZ)

Il fine settimana che si erano immaginati era leggermente diverso…, ma iniziamo dal principio…Verso febbraio Mr Trix e Mr Poetry si sentono e decidono di partire per Saint Tropez, nonostante non fosse stato messo in calendario, anche perchè la loro riflessione è stata: “da paura se famo un raduno in maglietta e pijamo pure er sole sulla strada…” “regolare è fine maggio te pare che farà freddo! Ma de che?”…mai previsioni furono più sbagliate!!!!! Nei giorni prima della partenza si erano cercati di aggregare in tanti, ma alla fine l’unico temerario è stato Mr Bullons, così appuntamento ore 07.30 am, con bottone alle 08.00 am, sempre nello stesso autogrill, Salaria est.<br>

Nel piazzale c’erano tanti ex compagni di viaggio, tutti tranne Bullons…che infatti si aggregherà alla prima sosta dopo i canonici 150 km. Ai tre si sono aggiunti anche due ragazzi di Napoli (Pasquale del Vesuvio Chapter e Terzo un suo amico), che per scappare dalla monnezza hanno pensato bene di andare a Saint Tropez. Il cielo è plumbeo, minaccia pioggia, anzi smette di minacciare quasi subito, riversando sui mal capitati una fastidiosissima pioggia, ma se ti fai l’Harley non è certo un po’ di pioggia a fermarti…il tempo di percorrenza si allunga, anche a causa del continuo cambiamento del tempo. Così mentre un casco troppo piccolo cercava di comprimere pensieri troppo grandi, il mini gruppo si avvicinava al confine. Il sole timidamente faceva capolino tra le nuvole, e verso Bordighera, dove il Poeta era arrivato qualche istante prima per vari motivi, si stabilizzava. L’Italia ormai era alle spalle, i numeri aggiunti ai contachilometri avevano dato risposte troppe vaghe su domande fondamentali come il senso dell’amicizia, della fedeltà, dell’onore e del rispetto, risposte che in realtà la vita, travestita da amico o da donna, ti dà infilandoti quasi sempre un pugnale nel cuore! Comunque, la Francia era ormai sotto le loro gomme, e Saint Tropez era tutto da vivere! E così, Mr Poetry, a denti stretti, si affianca a Mr Trix, e allungandogli la mano sinistra si fa dare “il cinque” per ringraziarlo di essere un amico e stare lì con lui.<br> Arrivati a Cannes, il Poeta ha la brillante di idea di ottemperare a quanto detto tre anni fa, quando di ritorno in macchina da un viaggio in Spagna, si ripromise di passare per quella costa con la moto, così ricordandosi la bellezza di quelle curve sinuose fa scivolare il gruppo verso il mare….senza però aver bene in mente la lunghezza del tragitto…così dopo già 8 ore di viaggio, ne hanno aggiunte altre 2 e ½ per percorrere un tratto di strada che con la superstrada si percorre in 45 minuti! (grazie per non avergli menato, n.d.r.), oltretutto ogni villico dava loro informazioni diverse, quindi la meta era tra 5 km come tra 30, tutto dallo stesso bar!!!!! Arrivati al raduno Mr Trix voleva menare i ragazzi all’entrata, perchè non ce n’era uno che parlasse inglese, erano francesi e parlavano solo francese, poi dopo essere stati mandati un po’ qua un po’ là sono riusciti ad entrare nel mega campeggio che ospitava il raduno e dove erano alloggiati.<br> La prima sera è così scivolata ciondolando tra un ristorante, dove delle lasagne di 100 anni fa con bevuta costavano 15 €, ed il bar della spiaggia. Un lettore attendo a questo punto penserebbe:” beh spiaggia raduno…” niente di più falso…il o la più giovane, era uscito dal reparto geriatrico dell’ospedale di Parigi e stava passando lì gli ultimi istanti della sua vita…che fare? “ Aho, io so sfonnato” “ Io pure”, “perfetto, bella pe’ tutti!”, con queste parole, il Poeta, stanco per e di troppe cose, e Trix si congedavano da Bullons che invece si voleva fare due chiacchiere con un nostro vecchio amico, ma poco dopo si presentava nella mobilhome.<br> Il venerdì ha subito regalato un bel sole, il Poeta ne ha approfittato per andare a pranzare a Cannes, mentre gli altri due si stanziavano sulla spiaggia del campeggio. Fatto ciò che doveva fare, nel pomeriggio il gruppo si è riunito, sulla spiaggia e dopo una birra e le parole crociate da veri pensionati…la domanda è stata: “Che si fa?” “Beh, già che ci siamo andiamo a fare un giro e vediamo com’è Saint Tropez”, “Ok, damoje er gasse”…solo che non sapevano che la stessa idea l’aveva vauta tutto il raduno! Così il lungo porto, notoriamente frequentato da gente alla mano…era stato invaso da personaggi moooolto alla mano…I nostri tre eroi, si sedevano in una brasserie, ed il Poeta metteva a frutto gli insegnamenti di francese che una sua amica gli aveva sapientemente dato e, con la erre moscia ed un accento tipico di Parigi…chiedeva una bottiglia di acqua liscia…senza capire la risposta!!!!Trix stava già sotto il tavolo a ridere, Bullons, invece, era basito! Fatto sta che alla fine hanno mangiato! Tornati si sono presi un birrino al raduno, ma la situazione era sempre più drammatica.<br> L’indomani mattina, il tempo era orrendo, così in men che non si dica, il Bullons convince il Poeta a ripartire verso l’Italia senza una meta precisa, Trix non era convinto per nulla, ma senza sapere né come né perché, si è ritrovato in moto con i bagagli fatti alla volta della tanto amata penisola. Nel summit che si è svolto all’autogrill si è concordato su Livorno, visto anche che avrebbero fatto la SS1 Aurelia per tornare a casa.<br> Il sole per fortuna splendeva sui loro visi e la strada è scivolata tranquillamente. I tre fagoceri credevano di passare anche un po’ di tempo con il fu Mr Latin lover del Forvm, ma invece nulla…sono stati però accolti con grande amicizia dai ragazzi del Livorno, Riccardo, Checco, Andrea e gli altri, che, con vero spirito HD, li hanno portati all’aperitivo, poi a bere una non ben identificata bevanda tipica e alla fine un birrino, grazie veramente!<br> Domenica sveglia presto, moto pronte, e via verso Roma, dove sono arrivati verso le 11.30. Alla fine è stato un bel raduno. Per i prossimi raduni…dateje er gasse!<br>

Marco “Mr. Poetry” Historian F.R.C.

Categorie
Diario-pre-2024

EVENTO SPECIALE: MOTORADUNO “AQUILETRICOLORI”

EVENTO SPECIALE: MOTORADUNO “AQUILETRICOLORI”

Difficile spiegare questa nostra passione. Quasi impossibile far capire appieno quello che può voler dire “amare” delle moto che sono rimaste fedeli a se stesse negli anni, moto che lottano per mantenere la loro personalità in un mondo dove tutto và digerito di fretta, dove per tanti non conta più il viaggio, ma la rapidità con cui lo si porta a termine.

Siamo fortunati! Lo siamo sicuramente, perché dietro l’acquisto delle nostre moto si cela molto altro. Acquistare una Harley ci regala la possibilità di fare nuovi incontri, di conoscere nuove persone, sconosciuti che nel giro di pochi chilometri a volte diventano vecchi amici; e molto altro ancora. Sarebbe facile prendere senza dare nulla in cambio. Godere delle occasioni goderecce senza riflettere sul fatto che la fortuna va condivisa, che ritornarne un po’ può solamente renderci ancora più ricchi. La strada ci ha portato a conoscere le “Aquile Tricolori”, motociclisti come noi che si impegnano attivamente per regalare a tanti bambini meno fortunati un sorriso, distogliendoli anche se solo per mezza giornata dal loro quotidiano. Questi generosi centauri ci concedono il lusso di donare a questi piccoli parte del nostro tempo, parte della nostra gioia, parte della nostra fortuna! Così nasce l’uscita organizzata per questa domenica di giugno 2008. Ci incontriamo con i ragazzi del Roma Chapter e del Viterbo Chapter sulla Cassia Bis. Come al solito arriviamo tutti alla spicciolata. Caso più unico che raro tra gli ultimi arriva anche il nostro Direttore Eugenio, che è dovuto ricorrere alla partenza a “strappo” per mettere in moto il suo destriero; procedura nella quale è stato ottimamente, e con non poco sforzo, coadiuvato dalla “Direttora” Camilla. Arrivati gli ultimi ci incamminiamo verso Fabbrica di Roma. Subito si notano alcune assenze tra le fila del Forvm, su tutte spicca quella di Mr. Trix! Parcheggiamo nella piazza centrale del Paese e, mentre il parroco benedice le nostre moto (preludio della benedictio divina che subiremo nel pomeriggio), ecco il disperso Trix che fa capolino da sotto un arco. Ritrovato anche il “figliol prodigo” del Forvm i tre Chapter si rimettono in moto per raggiungere la meta odierna. Il cielo non promette nulla di buono ed, infatti, sulla riva del Lago di Vico, ci fermiamo una prima volta per indossare l’antipioggia. Dopo poche centinaia di metri un gruppetto del Forvm effettua una nuova sosta, Gennaro ha la ruota anteriore a terra. Si cerca di rimediare col FAST ma la ruota non ne vuole sapere. Dopo aver contattato l’HOG Assistance, il gruppo di ritardatari si sfalda, in cinque rimangono a tener compagnia sotto l’acqua a Gennaro e consorte e gli altri raggiungono la retroguardia del gruppo che li attende poco più avanti. Il giro è di quelli mozzafiato, passiamo per piccole stradine immerse nei boschi, costeggiamo per un bel pezzo il Lago di Vico mentre i nostri scarichi riecheggiano tra gli alberi e ci annunciano ai gruppi che si stanno godendo quel poco di sole che questa domenica riesce a regalare. Dopo un giro quasi fiabesco, se non fosse per il fatto che ci dobbiamo portare dietro Mr. BBBruciato, arriviamo al ristorante “Sabina”, strategicamente scelto anche per la sua vicinanza al casello di Magliano Sabina della A1. Ci sediamo a tavola e, in attesa del gruppetto che si è fermato in soccorso a Gennaro, veniamo raggiunti dal nostro Tresaurer Francesco e da quel concentrato di energia che è Cristina, sua moglie, che saggiamente sono venuti in macchina. Dopo pochi minuti ci raggiungono gli ultimi e finalmente ci mettiamo a tavola. Il pranzo procede alla perfezione, interrotto dalla consegna di tre targhe che testimoniano la gratitudine per l’impegno profuso dai tre Chapter della nostra regione nei confronti dei più piccoli. Targhe che ci riempiono d’orgoglio e delle quali siamo grati alle “Aquile Tricolori”. Lentamente il pranzo scivola verso le ultime portate e il cielo decide di rovesciare su di noi tutto il suo contenuto. A rompere gli indugi ci pensa Spago che, solitario come il “Lone Ranger”, si barda da capo a piedi e s’incammina verso Roma. Dopo poco lo seguiamo tutti ed è così che la benedizione iniziata a Fabbrica di Roma continua per tutta l’A1 fino a Roma Nord. Stanchi e zuppi rientriamo a casa. Motociclisti che per una giornata si sono dovuti improvvisare navigatori. Felici per aver contribuito con una giornata passata insieme al progetto portato avanti e sostenuto dalle “Aquile Tricolori”, cui va il nostro ringraziamento per l’opportunità di renderci utili tramite la nostra passione. Un ultimo doveroso ringraziamento agli amici di sempre del Roma e del Viterbo Chapter.<br><br> Duce et Gaude!<br> Gaudeamus Igitur!

Paul Nicholas “Mr. Mc Nela” Farrell

Categorie
Diario-pre-2024

CENA CAPITALE – LUGLIO 2008

CENA CAPITALE – LUGLIO 2008

Solitamente la Cena Capitale segna la chiusura delle attività del Forvm per concedere, soprattutto a quanti fattivamente si occupano dell’organizzazione degli eventi del nostro Chapter, una meritata pausa estiva.

Solitamente la Cena Capitale si tiene nel piazzale antistante la concessionaria di via Pontina, dove possiamo divertirci in tranquillità assoluta senza doverci preoccupare se esageriamo coi decibel. Solitamente la Cena Capitale è l’ultimo evento del mese di luglio. Solitamente. Quest’anno la Cena Capitale è stata organizzata diversamente. Il Rvn della Capitale, messo da parte per lasciare posto ai festeggiamenti europei per il 105° Anniversario della Factory, ha lasciato un vuoto che abbiamo cercato di riempire con la “nostra cena”, organizzandola fuori casa.<br> Nuovamente il Forvm si appoggia al ristorante Momi, ospitato dallo stabilimento Oasi sul litorale di Fregene. I nostri gilet si mischiano ai vacanzieri che guardano stupiti quest’orda di hoggers con cui si trovano a dover condividere la sala del ristorante. La cena non prevede il servizio ai tavoli ma un buffet che viene rifornito più volte per placare i nostri famelici quanto proverbiali appetiti. Antipasto, prima e seconda portata vedono i soci del Forvm fare la staffetta tra il buffet e i tavoli a loro destinati. Per il dolce il gruppo si sposta verso un chiosco che fa bella mostra di sé in mezzo alla spiaggia. Arriva una splendida torta preparata da Mr. Pasticcere che, prima di essere selvaggiamente squartata per la sua ultima destinazione, viene presentata a tutto il Forvm. Parte la musica e molti di noi placano la sete utilizzando le consumazioni che ci sono state fornite a inizio serata. Mentre la torta viene sezionata con precisione chirurgica, il nostro Direttore prende il microfono e passa al momento clou della serata: la consegna dei Colori.<br> Davanti al chiosco sulla spiaggia Mr. Prozac annuncia i nomi di quanti in questa sera di festa ricevono il simbolo di un’appartenenza, quella “pezza” che li renderà identificabili in mezzo agli altri, una “pezza” che viene a compimento di un percorso, fine di tragitto che ne partorisce uno ancora più bello. I Colori del Chapter non sono un punto di arrivo, sono un onore, e come tali dobbiamo sempre ricordarci di rispettarli, ma sono anche un onere, un onere che dobbiamo sempre condurre al meglio. Le pezze in questa occasione sono state raggiunte solo dopo essere passati dalla soddisfazione nel sentirsi annunciare da Eugenio alla grandinata di pacche “amichevoli” che è piovuta sulle spalle di quanti li hanno ricevuti e alla particolare benedizione del nostro Tesoriere Mr. Forrest che, con volto solenne, battezza i nuovi membri con il suo Mojito. Dopo la tradizionale consegna ci abbandoniamo alle danze. Un gruppetto, silenziosamente, va via prima degli altri. E’la “testa di ponte” che preparerà la città di Barcellona all’invasione del Forvm Roma Chapter. <br><br> <b>Duc et Gaude!<br> Gaudeamus Igitur!</b>

Paul Nicholas “Mr. Mc Nela” Farrell