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Corso Guida Sicura a Vallelunga

 

La sveglia suona alle 6, sabato 29 ottobre. L’appuntamento è a Casilina Esterna alle 7,30… l’alba l’abbiamo vista alla stazione di servizio !!! Siamo solo in 7, penso dentro di me: gli altri ci raggiungeranno li!!! Il clima è fresco ma piacevole. Alle 8 puntuali come da istruzioni si parte alla volta del Centro Guida Sicura Aci di Vallelunga per il 1° Corso appositamente riservato a noi del Forvm Roma Chapter.

Arriviamo dopo circa 40 minuti di strada e ad accoglierci troviamo il responsabile dei corsi moto Augusto Sciosci e uno, Andrea, dei ben quattro istruttori che proveranno a trasferirci un pezzetto del loro grande bagaglio di nozioni. Troviamo li anche l’ultimo, ahimè, dei prenotati e quindi il totale fa 8… veramente pochini per quello che si rivelerà, a detta di tutti i partecipanti, un utilissimo quanto indispensabile corso base per chi, come noi, vive sulle due ruote. Alla reception troviamo gli altri istruttori che ci aiutano nelle formalità di registrazione e procedono con la consegna dei braccialetti per l’ingresso alla struttura didattica. Ci raggiunge, inaspettatamente vista l’ora, ancora con le righe del cuscino sul viso, il nostro Max Sotera, fautore di questa interessantissima iniziativa, che partecipa, in veste di uditore al corso e in veste di fotografo alla prima parte della sessione pratica….non senza dispensare, comunque, qualche consiglio tecnico qua e la. Firmati i moduli e bevuto il nostro secondo caffè mattutino si comincia con la parte teorica. Nelle aule multimediali appositamente predisposte all’interno della più moderna e tecnologica struttura europea del settore ci vengono trasferite note su numeri, cause, località, modalità e fattori di rischio degli incidenti stradali: come riuscire ad evitarli o a ridurre il rischio di esserne coinvolti, legislazione stradale, abbigliamento tecnico appropriato, masse, inerzie, baricentro, asse, interasse, avancorsa, aderenza degli pneumatici, trasferimenti di carico, spazio e tempi di reazione,modulazione della frenata. Le traiettorie ed il trasferimento di carico nelle curve… insomma un’oretta intensa e decisamente coinvolgente…..Al termine della teoria veniamo muniti di ricetrasmittenti con le quali tenerci in contatto con gli istruttori durante la sessione pratica e via, tutti in pista… Sotto l’attenta supervisione di Massimo, Marco, Alessandro e Andrea ci si sposta tutti insieme nelle varie aree dove… udite udite, a cavallo dei nostri bicilindrici, ebbene si, con le nostre moto, affrontiamo le prove pratiche: slalom largo, slalom stretto, frenate d’emergenza, curve, variazioni di traiettoria in curva, tornanti… Passiamo poi, con speciali moto dotate di skid (delle rotellone laterali stile bicicletta di quando eravamo ancora imberbi), alle prove sul bagnato… coefficiente d’aderenza 0,2 !!! Evitamento ostacolo e slalom… Attraverso le ricetrasmittenti vengono impartite istruzioni, corretti errori, lodate virtù e meriti… dopo il pranzo all’aperto sotto un piacevole caldo sole si riprende la pratica. Alla fine, come tutti i corsi che si rispettino, la consegna degli attestati di partecipazione e di interessanti e ben fatti manuali con, inutile dirlo, foto di rito. Devo dire una giornata intensa, piacevole ma allo stesso tempo impegnativa… Essenziale la possibilità di affrontare le prove con le proprie moto in modo da applicare, per quanto possibile vista la differenza di ciclistica con le più comuni “stradali”, le tecniche di guida alle “nostre” moto. Unico rammarico… i pochi, veramente pochi, partecipanti rispetto alle previsioni… un corso decisamente utile, certo ci si deve un po’ “reingegnerizzare” mentalmente, mettendo da parte tutte le nozioni “autoapprese” e le tecniche di guida istintive. Con questo corso ci si rende conto che di errori anche involontari, nella guida quotidiana, se ne fanno e anche tanti. Volete un bilancio? Una giornata volata via tra risate e sudate (sulla superficie scivolosa la tensione e la concentrazione, benché non ci fosse pericolo di caduta, erano decisamente elevate) in compagnia di persone preparate, disponibili e pazienti che ci ha lasciato un bagaglio tecnico da utilizzare per la nostra sicurezza ma anche per la sicurezza dei nostri viaggi in gruppo. Una viva esortazione… mettiamo da parte, se mai ce ne fossero, presunzione, timidezza, paura… e mettiamoci in discussione iscrivendoci ai corsi per apprendere i consigli di chi, motociclista come noi, è in grado di farci capire i nostri limiti ma anche di mettere in risalto le nostre qualità… Bella pe tutti e arrivederci presto in pista per il prossimo corso…

Federico “Mr. Zorba il Greco” Carones

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Festa di Natale 2011

 

Anche quest’anno tutti noi del Forvm Roma Chapter, ci siamo ritrovati per il pranzo di Natale. Appuntamento domenica mattina 18 dicembre presso la nostra ” base ” ovvero la mitica concessionaria Harley Davidson Store in Via Pontina. Qui grazie ad un aperitivo gentilmente offerto dal nostro Dealer, abbiamo scaldato le mascelle, ci siamo dati pacche sulle spalle e salutato amici che magari non vedevamo da un po’ di tempo.

Il tutto mentre il direttivo, portava a termine i compiti assegnati, cercando di preparare al meglio la chiusura dell’anno. Il tempo non è bello, fa freddo e minaccia pioggia. Comunque alle ore 13,00 la carovana si sposta in Via Pontina presso il ristorante La Ventola, dove daremo prova di abilità nello svuotare la cucina e la dispensa. Espletate le operazioni di ingresso e consegna delle cartelle della tombola, iniziamo la festa. Durante il pranzo sono stati consegnati regali ad ogni Socio, e attestati di ringraziamento a tutti i volontari che hanno permesso l’ottima riuscita del Rvn della Capitale. Senza di loro non si potrebbe fare nulla ! Ancora GRAZIE. La presenza dei genitori di Fabrizietto ( mentore mai dimenticato ) e del nostro Dealer , sono il segno della continuità di valori che sono nostri e tali rimarranno, ben testimoniati dai Soci più anziani, che dopo tanti anni, ancora hanno voglia di divertirsi e andare in moto, nel rispetto di tutto e tutti, sia sulla strada che nella vita di tutti giorni. Il Direttore Mr. Prozac, saluta dal palco i genitori di Daniele Mr. N.1, il cui ricordo è scolpito nei nostri cuori. Tanti Soci hanno con le loro voci creato quella bella e sana confusione, tipica di chi si vuole divertire. Alcuni hanno ricevuto i colori, altri il colonnato da apporre davanti al gilet. Sono i primi passi, ma li attendiamo per la consegna dei back color… forza ragazzi vi vogliamo con noi, tutti quanti e nessuno escluso. Potrei raccontarvi della magica tombola ma non vorrei parlare della fortuna del nostro caro Paul che si è portato a casa un viaggio per due a Daytona. Un ragazzo molto forunato ……………….. Alla fine, dopo oltre tre ore, è stato presentato tutto il direttivo ed abbiamo accolto i nuovi ragazzi che hanno accettato i nuovi incarichi a loro assegnati. Buon lavoro ne avrete bisogno. Alla fine ci siamo dati appuntamento per la mattina del 24 dicembre, quando insieme agli chapter di Roma, andremo all’Ospedale Umberto I vestiti da Babbo Natale per portare un sorriso a quei bambini che ne hanno davvero bisogno. Grazie a tutti è stato un anno lungo ma pieno di km.

Carlo Mr. Grisù Spinucci

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Derby dei Chapter

 

Finalmente. Il giorno tanto atteso è arrivato. Si parte alla volta di Firenze dove ci aspettano gli amici di Perugia, Livorno, del Versilia, Portofino e Chianti, per dare vita al Derby dei Chapter, edizione 2010.

Il nostro grande CTU, Unico e splendente ha già inviato l’sms con relativa convocazione. Prima graditissima sorpresa: si è unito al gruppo anche Manuele. In attesa del ritardatario Spillo & C., Enrico ci mostra le nuove maglie create per l’occasione da Paul e Forrest. Girasole sul petto e scudetto sul cuore. BELLISSIMA…… Per chi ci crede, come noi, IL MASSIMO. Causa traffico la corriera di Spillo & C. ci raggiunge ad Arezzo, dove, sotto il controllo del CTU, consumiamo un veloce e sano pasto. Non posso omettere per diritto di cronaca, la descrizione della bellissima tuta nera del Milan, indossata per l’occasione dal nostro Ninì. Brutta vera, terribile……….. Lui alle nostre battute risponde così : sto a traslocà, non trovo nulla. Sarà … Si riparte, tra giocatori e mogli, fidanzate, compagne e … Ninì col sigaro acceso e senza scarpe. Grande! Arriviamo in albergo, dove ci raggiungo David e Franco. Di corsa andiamo in stanza per riposare prima delle attese fatiche. Ore 16,30, si parte alla volta della concessionaria di Firenze. Arriviamo, salutiamo i presenti e ripartiamo in direzione dei campi di gioco. Salutiamo gli amici che incontriamo, perché anche se giochiamo un torneo, siamo e saremo sempre hoggers e amici di tutti quelli che vogliono esserLo. Dentro lo spogliatoio il clima è teso. Sboing distribuisce le maglie. Ci sono anche quelle di chi non è potuto venire, ma sappiamo che da casa gìà fa il tifo per noi (si, proprio voi 5: Puma, Trix ,Forrest, Paul e Prozac). Anche se la maglia di Prozac sarà in campo. Indosso la maglia e non capisco più nulla (come al solito ?). Si entra il campo e il Mister Sboing (per le figlie Piedino d’Oro), decide chi comincia a giocare. Apprendiamo che il Portofino non è arrivato e, con vero spirito Hog, il Chianti sdoppia la sua squadra e permette così il regolare svolgimento del torneo. Cominciamo contro i ragazzi del Livorno, partita tesa, equilibrata. Nessuna squadra riesce a prevalere sull’altra tanto che a circa 5 minuti dalla fine il risultato è ancora in parità, 4 a 4. Il CTU mi chiede: “Calimero come stai?” Rispondo: “carico Mister, lo sai”. Mister: “bene, entra e marca il 4. Pensaci tu”. Entro è do il massimo, come tutti in campo, poi a un certo punto….. prendo palla e parto. Non lo so, non ci credo ancora, ma dopo una breve discesa sulla fascia, finto sul portiere (i maligni dicono con la pancia) e segno un gol fantastico. Urlo come un matto e tutta la squadra mi piomba addosso: “ A regà metteteve a dieta ! ” Cavolo, abbiamo vinto, era importantissimo cominciare bene. Non torno in panchina, sono ancora frastornato dalle pacche sulle spalle. Riposiamo, la seconda gara la giocano il Livorno contro il Chianti 2 . Vince il Chianti e ci giochiamo l’accesso alla finale con loro. Una partita tra amici, come la prima. E’ crudele ma uno di noi deve superare il turno. E siamo noi, il Forvm. Ora aspettiamo la finalista del secondo girone. La spunta il Versilia che ha superato il Chianti 1 e il Perugia . L’arbitro fischia. Comincia la partita, rivincita della scorsa edizione che aveva visto il Forvm Roma Chapter trionfare. Dopo un inizio positivo, a causa della bravura degli avversari e da una serie di incredibili infortuni, il risultato pende a favore del Versilia. Infatti abbiamo Manuele a bordo campo stirato. Spillo sotto la doccia: stirato. Ninì gioca con una gamba sola. Abbiamo lottato, combattuto ed abbiamo perso. Con onore!, ma perso ! Stringiamo la mano agli avversari e ci guardiamo negli occhi. Pochissima voglia di parlare. Ci dispiace soprattutto per i nostri colori. Peccato. C’è tanta amarezza. Ma siamo il Forvm e risorgeremo. Sotto la doccia qualche lacrima scorre e si fonde con l’acqua, ma nessuno se ne accorge o fa finta di niente. Peccato. Adesso c’è una festa preparata dai ragazzi del Chianti e non sarebbe bello non onorarLa. Quindi lasciamo la tristezza nelle borse con la maglia sudata e andiamo a cena. Tutti insieme mangiamo e beviamo, salutiamo gli altri amici, dandoci appuntamento ai prossimi raduni. In fondo siamo motociclisti e la Moto è la nostra passione. Qualcuno balla, noi più acciaccati che sani, dopo un po’ torniamo in albergo. Ci diamo appuntamento per domenica mattina alle 9,00 per la colazione. Alzarsi è dura, dolori sparsi sia fisici che mentali. Ma nella sala della colazione il clima al nostro arrivo cambia. Saluti chiacchiere, insomma il Forvm. Tanto che una nostra bella tifosa, dimentica il pane nello scalda toast e crea un bel panico tra fumo e allarme antincendio. Adesso i saluti e si riparte verso casa. Comunque grazie a tutti, a chi ha giocato e chi no (grazie Pasquale) a chi ha dedicato un inverno tra sms e preparazione della squadra. Grazie di tutto Sboing, Lascio al mister, se vorrà, il difficile compito di compilare le pagelle, ma tanto, solo per essere stato convocato, io ho già vinto. Il prossimo anno ci rifaremo, ma voglio a bordo campo il tifo di tutti, non solo di mogli o amici. FORZA FORVM !!!<br> <br> Ecco le pagelle del mister:<br> <br> Non è la voglia che manca ma per me siete stati tutti fantastici e quindi do un bel 10 a tutti ma mi viene spontaneo assegnare la lode a Carletto per il più bel gol del torneo confermando la finta di panza che ha messo a sedere il portiere ed a Pasquale per la pazienza da panchinaro non avendo avuto modo di mettere in mostra le sue ottime qualità “pallonare”. Bella ragazzi ci rifaremo senza meno e visto quello che fa Lazio assumeremo un fisioterapista, un ortopedico, un’infermiera, un primario, una suora……etc.. fermatemiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii. Mr. Sboing

Carlo “Mr. Calimero” Spinucci

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II Run della Lenticchia

 

05 Giugno ore 9,30 partenza per il <b>“2° Run della Lenticchia”</b>, raduno che ormai è diventato una tradizione, l’appuntamento è sull’ autostrada per Firenze all’autogrill Flaminia est.

Partiti direzione <b>Cascia</b>, finalmente una giornata bella calda dopo tanta pioggia, la strada si snoda panoramica in mezzo ai boschi con curve e contro curve sino alla località <b>Serravalle di Norcia</b> dove ci aspetta “il Rafting sul fiume Corno”. Arrivati in loco, “molti”, vista la turbolenza del fiume rinunciano, ma un manipolo di coraggiosi con a capo sempre il temerario <b>Carlo “Mr. Calimero” Spinucci</b>, vestiti di tutto punto con muta, giubbotto salvagente, casco e pagaia, dopo una rapida lezione di preparazione siamo pronti ad affrontare le rapide del fiume con tre equipaggi. La prima parte del fiume scorre abbastanza tranquilla a parte rami e tronchi sporgenti, ma poi la turbolenza del fiume si fa più forte e costringe gli equipaggi a pagaiare con forza per non essere travolti dalla corrente o sbalzati fuori del gommone, ovviamente l’unico che è caduto dal gommone nelle rapide gelate è stato il buon “Calimero”. Poi il salto di una cascata, insomma una discesa bellissima immersi in una natura che si vede solo nei documentari e interessante è stato anche vedere i ruderi di due ponti dell’epoca Romana. Lungo il percorso abbiamo fatto anche delle soste per provare a lasciarci trasportare dalla corrente, oppure tuffarci da una roccia, in pratica fare il bagno nell’acqua ghiacciata. Dopo quasi due ore, con un pulmino rientriamo alla base unendoci al gruppo che era rimasto a prendere il sole e mangiare panini. Risaliamo in moto e riprendiamo la strada per raggiungere un Agriturismo in un delizioso e silenzioso paesino di sole 50 anime di nome Logna, e come l’anno scorso ci hanno fatto trovare una tavola imbandita di salsicce e lenticchia, affettati, del buon vino, bruschette ecc. ecc… Nel frattempo ci ha raggiunto il nostro direttore <b>Eugenio “Mr. Prozac” Caliandro</b> con famiglia. Dopo esserci crogiolati al sole, preso il caffé e l’ammazza caffé raggiungiamo a pochi chilometri da Norcia l’Hotel Heremitage .Preso possesso in pochi minuti delle stanze, molti si sono riversati in piscina, “qualcuno”che aveva già iniziato a bere un aperitivo al rientro dal Rafting , poi ha continuato all’agriturismo a poi continuato a bordo piscina e al bar dell’Hotel. Arrivata l’ora della cena partiamo alla volta di Norcia, lasciate le moto fuori le mura del paese raggiungiamo la trattoria prescelta per la cena. La cena si dilunga tra una portata e l’altra, ma una notizia inaspettata fatta comunicare dal figlio di Eugenio, Michelino, scuote i soci del Chapter <b>“Camilla è in cinta”</b>, applausi e congratulazioni vengono tributati a Camilla per aver fregato nuovamente Eugenio. Al termine della cena i discorsi sono caduti sulla politica, e chi aveva già fatto il pieno e lo aveva continuato a rimboccare, ha comiziato rumorosamente sui personaggi politici del momento. Stanchi di tanto ardore, vista anche l’ora molti hanno ripiegato in albergo, solo <b>Lello e Max Teofoli e Tiziano</b>, che si era fatto coinvolgere per un altro bicchierino al Bar sono rimasti sino a notte tarda fino a quando riprese le moto sono stati fermati dalla benemerita che li ha fermati facendogli il test alcolemico. Panico!!! A Max stranamente risultava zero il povero Tiziano, al quale consiglio un’altra volta di non seguire i cattivi esempi, risultava nei limiti consentiti, indovinate chi è risultato oltre il limite? Si, proprio lui, a questo punto si prospettava la confisca della moto, invece i buoni agenti che intelligentemente non reprimono ma educano hanno fatto smaltire i liquami alcolici sino alle quattro e mezza di notte seduta stante sino a che l’esame non è rientrato nella norma. Chi sa se gli servirà!?! La mattina dopo appuntamento alle 10 per andare alla piana di <b>Castelluccio</b> che in questo periodo doveva essere tutta in fiore, ma il maltempo che aveva imperversato sino a qualche giorno prima era in ritardo con la fioritura, nel frattempo ci raggiunge da Roma il buon Paul. Raggiunta la piana e acquistate le famose lenticchie a Castelluccio e fatte le foto di rito si riparte per Amatrice e ancora curve e belle strade sino al ristorante La Fattoria, dove abbiamo veramente sofferto, tanto da non riuscire più a mandare giù più nulla, “ammazza che magnata”. Così satolli di cibo, di curve, e della bella compagnia, ripartiamo alla volta di Roma . Il Run della Lenticchia è finito, c’è solo da ringraziare Carlo a nome di tutto il Direttivo per l’organizzazione di questo raduno <b>“Cultural Sportivo Gastronomico”</b> che oramai è entrato nella tradizione del Chapter. Tutti si domandano cosa ci aspetterà il prossimo anno???<br> <br> <b>Duc et Gaude</b>

Adalberto “Mr. Ada” Purinan

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19° European H.O.G. Rally

…Ed eccomi qui, con il privilegio di farVi rivivere con la fantasia questo magnifico run “made in Lello”, che dopo l’ormai epico Jaguaretrefen 2010 ci ha deliziato con la poesia dei paesaggi alpini; compito arduo il mio : chè più idoneo era un poeta, avvezzo a narrar di cavalieri, imprese d’armi e dame in amor, per meglio dir delle emozioni e delle immagini vissute… Ma Vi son toccato in sorte io, e mi ci provo…

Anno Domini 2010, addì 14 luglio : i primi raggi dell’alba illuminano la città eterna che pigramente muove i primi passi, mentre le cromature di una ventina di Harley scintillano convergendo al meeting point guidate da altrettanti bikers, sonnecchianti ma animati dall’entusiasmo per l’avventura che li attende… a partire dal riuscire a centrare le labbra con l’immancabile tazzina di caffè tra uno sbadiglio e l’altro. Ore 07:00 : bottone…si parte e l’asfalto comincia a scorrere veloce sotto le nostre ruote, e già il sonno fugge via per far posto alla gioia pervasiva che accompagna ogni run del Forum Roma Chapter; chi ascolta musica battendo il ritmo oscillando il casco, chi fuma, chi semplicemente si gode l’abbandono dello stress lavorativo dietro le spalle : per 4 giorni c’è solo strada, vento, panorami da ammirare e la nostra “fidanzata cromata” a cantarci nelle orecchie… per la verità qualcuno particolarmente previdente si è portato pure la fidanzata in carne ed ossa ad allietargli le serate; ma qui mi fermo sennò sembra che rosico! E poi io ho in camera l’Amico Mr. Trix, che col pigiama sexy è uno schianto : mejo de’ così ?! Per 3 ore tutto fila liscio…poi il sole comincia a picchiare “a martello”, l’asfalto si infuoca, la pelle scoperta brucia e le soste carburante diventano l’ambita occasione di rinfrescarsi e ripristinare il livello dei liquidi bevendo qualcosa di fresco… lo so, state pensando alle birre gelate di Lello, ma dal Run della Lenticchia lui è astemio, lo sanno tutti !!! Quindi solo Coca Cola…se poi ha sostituito il contenuto della latina, ciò resterà un mistero insoluto al pari del Graal e dell’Arca perduta… E’ pomeriggio, la stanchezza per le poche ore di sonno si aggiunge al caldo torrido e sento il casco pesare, il colpo di sonno è in agguato e cerco ogni pretesto attorno a me per mantenermi sveglio, ed a giudicare dagli sguardi gli altri non stanno troppo meglio; ma il protettore dei bikers (il noto San Deuxroues) ci è favorevole e a 150 Km dall’arrivo ci scarica addosso un’acquazzone da mettersi braccioli e ciambella; ma è una rinfrescante goduria !! E pazienza se qualcuno, dotato di poca fede (e pure un po’ ciecato : si vedeva che durava poco) si ferma a calzar la tuta da pioggia : quando se la leverà pochi Km più avanti, risulterà bagnato di sudore più di quanto noi lo siamo di pioggia ! Finalmente Aosta e poco più in là Arvier, dove ci attende un albergo semplice ma pulito e confortevole dove trascorrere le prossime 2 notti, e soprattutto una doccia rigenerante…giusto il tempo per cambiarsi e rimontare in sella per un gustoso aperitivo a Les Combes : un delizioso paesino di 4 case arroccato sulla montagna, noto per la villeggiatura estiva di Sua Santità Giovanni Paolo II. Aperitivo ottimo a base di formaggi e salumi locali, bagnati da vino della casa…per la ragguardevole somma di… 3 euro a testa!!!! Pagato di corsa e via a gambe levate : metti che si erano sbagliati… Sulla via del ritorno l’aria di festa è temporaneamente spezzata da un imprevisto : il buon Mr Zorba, preso da un raptus d’affetto per Mr. Trix, arriva lungo su un tornante e ci ritroviamo davanti un “abbraccio” di corpi e acciaio (si vede che Mr. Zorba sapeva del pigiamino di Mr. Trix, e ingelosito voleva “consumare” prima di sera). Per fortuna lassù qualcuno ci ama : solo paura, ma nessun ferito e qualche danno alle moto, ma nulla che impedisca di proseguire il nostro run… e ovviamente adesso il tornante è denominato “curva Zorba” !!! Resta solo da declamare la calma serafica (che non è una roba di sesso) e la signorilità di Mr. Trix, che non ha neppure preso Mr. Zorba a pedate!!!! E siccome gli Dei dell’Olimpo aiutano gli audaci e gli innamorati (e diciamolo: pure quelli un po’ sfigati) ci mandano un aiuto provvidenziale : a cena abbiamo gli amici del Monte Bianco Chapter che, saputo dell’accaduto, ci invitano a seguirli presso l’officina del loro amico MS Artrix; un tipo che all’una di notte ancora armeggia su moto customizzate con arte eccelsa in un capannone attrezzato che sembra il laboratorio di Archimede Pitagorico di Disneyana memoria…e avviene il miracolo : salda al volo la pedana divelta di Mr. Zorba e rimette assieme i pezzi della borsa in vetroresina di Mr. Trix che era ridotta ad un complicatissimo puzzle! Costo dell’intervento notturno? Una birra!!! Ragazzi : andate sul suo sito web (www.msartrix.com) e fategli tanta pubblicità, perché è bravissimo, indiscutibilmente appassionato del suo lavoro ed è anche un vero Signore. “Merce” rara ! Il tutto avviene naturalmente sotto l’attenta supervisione di Lello e mia, che sfiniti ci addormentiamo sulle nostre Harley : io sdraiato…lui seduto!! Cala la notte e torna il giorno; un nuovo giorno per sognare, per amare, ecc. ecc. (come dice Marzullo). E Lello decide di testare la nostra capacità di guida portandoci a pranzo in un alpeggio a quota 1.900m. che richiede “appena” alcuni km. di strada sterrata (buche, pietre, brecciolino…insomma l’ideale), ed eccoci lì, immersi in un paesaggio incantato : una verdissima vallata in quota incorniciata dalle vette, con tanto di ruscello sinuoso come le curve di una pin-up. In questo luogo l’uomo ritrova se stesso, il contatto con la natura ed il proprio limite di essere infinitesimale nel Creato: tutto intorno è silenzio e pace (almeno finchè non arriviamo noi a fare baccano…ma baccano simpatico). Si mangia, si beve e si ride…si ride tanto… Di ritorno facciamo una puntatina a Courmajeur, dove uno a caso arringa i giardinieri del Golf Hotel sull’arte del “pollice verde” e della caccia alle talpe; ma che dire…Courmajeur è sempre bella, sempre elegantissima…sempre finchè non arriviamo noi a rompere la monotonia dei “tirati a lucido”… Torna la notte; tutti a nanna ritemprati dalla bella e riposante giornata, col pensiero a domani ed all’impegnativo tragitto che ci attende… E torna il sole a scaldarci il viso; bottone ore 09:30…il rombo spezza il silenzio della valle e lasciamo dietro di noi una scia di magnifici ricordi per inseguirne di nuovi… e via con rotta verso Lugano, ma siccome ci piace esagerare, si va per il passo del Gran San Bernardo (m. 2.473) e per il passo della Novena (m. 2.480). Ragazzi : qui veramente ci vorrebbe il sommo vate per descrivere compiutamente lo scenario naturale che si dispiega davanti agli occhi :ad ogni tornante la vista è un quadro cui solo l’arte rinascimentale saprebbe render giustizia, ad ogni rettifilo il panorama tra noi e l’orizzonte è la prova della perfetta armonia con cui Nostro Signore ha intinto il pennello nella tavolozza divina (chiamatelo Dio, Jahvè, Allah o come Vi pare, tanto è uno solo…almeno per chi ha il dono della fede). E in vetta…in vetta hai la sensazione che il cielo sia a “portata di dito” : l’estasi dell’ammirazione per ciò che ci circonda (i laghetti alpini appena mossi dalla brezza, le cime a ricordarti che per quanto sali, c’è sempre qualcosa più in alto di te…e quindi “datte ‘na regolata”) è rotta solo dall’euforia dell’esserci e dalla gioia di esserci tutti insieme. Più delle parole possono le immagini : andate a guardarvi le foto. E si prosegue…ora va detto che Lello ci ha guidato per quasi 400 Km. tra strade di montagna, statali e stradine di paese senza neppure una cartina a portata di mano; dice lui : “ma io mi ero studiato bene il percorso, poi con Google Map adesso è facile”… sarà! Io so solo che lungo la strada il navigatore satellitare mi ha mandato al diavolo almeno una decina di volte! E infine fu Lugano…ecco il raduno: è articolato sul lungolago, con un’appendice a Campione relativa ai customizzatori; l’impressione immediata è quella di una buona organizzazione, premiata da ampia presenza di bikers e di curiosi, questi ultimi che nulla hanno a che fare con il mondo Harley-Davidson, ma che per un fine settimana ne sono rapiti e vagano smarriti tra questi oggetti luccicanti e rombanti…e pazienza se talvolta il rombo aggredirà i timpani : per un giorno ci tollerano perché evidentemente questa “fiera” emoziona un po’ anche loro. E poi il raduno si rivela anche molto istruttivo…soprattutto quando la figlia dell’albergatrice ci arringa e dispensa saggezza illuminandoci sulle proprietà del succo d’ananas in occasione di incontri amorosi…vabbè, ve lo spiego in privato, sennò la buoncostume ci banna il sito… Come tutte le belle esperienze, anche questo run volge al termine : si torna a casa, ma solo per guardare avanti al prossimo viaggio insieme, con la consapevolezza che ciò che abbiamo vissuto ci ha arricchito nei ricordi e nello spirito, per le immagini che porteremo nel cuore, per la gioia condivisa e, almeno per quanto mi riguarda (ma so che vale anche per gli altri) per l’accresciuta gratitudine verso Lello, che ci ha condotto attraverso luoghi a lui cari, e verso questo gruppo di simpatici mattacchioni su due ruote che si chiama Forum Roma Chapter, che organizza queste avventure e accomuna la nostra passione sotto i nostri colori. Prossimo evento, che dopo un solo anno è già un “cult run”, il “Fratelli nella notte” : patos e divertimento assicurati made in Mr. Sboing…ma questa è un’altra storia… Vostro, Lord Fener

Max “Lord Fenner” Teofoli

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HOTR 2010

Acqua, asfalto,freddo,neve,neve, camion, le luci della notte si riflettono sulle visiera del casco colpendo occhi stanchi di noi centauri moderni, a cavallo dei nostri destrieri di metallo.

Fà freddo, è giovedi sera, piove, ma la voglia di viaggiare ci dà la forza di proseguire, andare avanti, oltre la pioggia e la fatica. Acqua, asfalto,freddo,neve,neve, camion. Mi guardo intorno, vedi i nostri gilet con tatuaggi di metallo, ricordi di run e rally passati, stimoli per i nuovi e segno di km. percorsi per i più maturi …. Il mio chapter avanza nel buio della nottementre dal cielo viene giù un vero diluvio, con i camion che ti sfrecciano accanto, quasi infastiditi dalla nostra presenza. Conducono il gruppo amici con lustri di esperienza, malgrado qualche acciacco, hanno ancora tanta voglia di andare in moto e di mettere la loro esperienza al servizio dei più giovani. Acqua, asfalto,freddo,neve,neve, camion. Il buio, la strada sterrata, la cena alle due di notte, tutto alla fine , serve ad unirci e chi non capisce questa nostra continua ricerca di emozioni ci definisce matti, pazzi o anche peggio. Ma non può essere una nostra colpa se vogliamo vivere liberi, magari sentire freddo, bagnarci, litigare con mogli e parenti, riempirci di neve e comunque andare in moto. Non può essere una nostra colpa se osservandio i nostri gilet, per molti una seconda pelle, affiorano un mare di ricordi a volte anche tristi e dolorosi, in ricordo di chi non c’è più. Noi siamo come le nostre moto: NON ABBIAMO LA RETROMARCIA. Andiamo sempre avanti nel bene e nel male, uniti perchè siamo il Forvm Roma Chapter, un gruppo di amici motociclisti, unico nel suo genere con persone che lo guidano ( non è riferito al sottoscritto ! ) che ci mettono tanta, tanta passione e i risultati si vedono. E’ per questo che non prendiamo il pullman o l’auto se piove o fà freddo, ma contro tutto e tutti andiamo in moto. Acqua, asfalto,freddo,neve,neve, camion. Non posso immaginare niente di più bello, di più coinvolgente a livello emotivo di questo hog on the rock, hog inverno o palle quadre come cavolo volete chiamarlo. Ditemi se mai riuscirete a dimenticare la neve, il freddo, Eugenio che trema, la cena a notte fonda, la strada sterrata, le feste con gli amici di tutta Italia, e il ritorno a casa. sia di chi si è fermato, sia di chi ha voluto proseguire. Con queste righe volevo solo fissare su carta piccole emozioni private, che sono nate dentro un casco sotto una nevicata percorrendo l’autostrada in una domenica di novembre. Acqua, asfalto, freddo,neve,neve, camion. <br><br> CIAO A TUTTI GLI AMICI DEL FORVM ROMA CHAPTER<br> MR. CALIMERO

MR. CALIMERO

 

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7° Ombelico del Mondo

Giovedì 30 aprile ore 15,30 partenza dall’autostrada Roma-Napoli stazione servizio Frascati Ovest direzione Napoli, imbarco per la Sicilia “7 Run L’Ombelico del Mondo” vento, pioggia e grandine ci hanno accompagnato sino a Napoli, poi siamo caduti nel traffico della città partenopea, poco ci mancava che perdessimo l’imbarco, ma adeguatici al traffico stanziale, marciapiedi, cordoli, semafori rossi, ci mancava solo togliere i caschi e poi le infrazioni le avevamo fatte tutte, siamo arrivati in tempo.

Finalmente a bordo! La serata è trascorsa tra la cena e una bevuta al bar, poi tutti a “ninna” si fa per dire, solo chi aveva fatto il pieno compensava il dondolio della nave per il mare mosso. Sbarcati a Palermo in una bella mattinata, ci aspettavano i Road Capitan del <B>Palermo Chapter</B> che ci hanno accompagnato prima a fare una lussuriosa colazione in un bar pasticceria a base di cannoli, maritozzi ripieni di gelato di cassata, ed ecc .. ecc..behh ci siamo fatti veramente del male! Dopo di ciò ci hanno accompagnato a vedere la Cattedrale di Monreale che è di una bellezza indescrivibile, le foto sul nostro sito possono dare una minima idea di quello che abbiamo visto. Poi siamo ripartiti destinazione Terrasini <B>“Città del mare”</B>, location prescelta per il raduno; dopo le registrazioni di rito, e preso possesso delle stanze, tutti a pranzo.Venerdì 1° maggio giro culturale ad Erice altro gioiello, dopo le visite ai monumenti ci risiamo fatti del male con dei cannoli, ma che dico, delle sveglie di cannoli con ricotta nella migliore pasticceria Siciliana. La sera ci hanno portato al Porto Vecchio di Trapani dove c’è stato offerto un aperitivo (cena). Sabato 2 maggio partenza per il run a San Vito lo Capo dove siamo piombati rumorosamente in questa bella e deliziosa cittadina di mare tra bagnanti incuriositi da questa marea di moto che ha invaso la piazzetta prospiciente il mare, la sosta si è prolungata sino l’ora di pranzo tra un aperitivo, un gelato, e l’ormai famoso maritozzo con gelato di cassata, passeggiando nel lungo mare, poi ripresa la strada con panorami da cartolina ci hanno condotto a Scoppello dove dall’alto del ristorante si vedevano i Faraglioni. Il pranzo a self service al ristorante I Faraglioni “come al solito” è stato preso d’assalto, i tavoli erano pieni di ogni ben di dio, dall’insalata di polpo alla caponata, accompagnate da pizze rustiche sfornate all’istante, da alici fritte e condite al pomodoro, cus cus di pesce, pasta al pomodoro e formaggio primo sale grattato, vino alla spina, fagottini dolci fritti con ricotta. Rimasti a prendere il sole fino a tardo pomeriggio, poi i gruppi sono rientrati in albergo a Terrasini accompagnati dai bravissimi Road Capitan dove alle 19,30 ci veniva offerto un aperitivo per brindare al 15° anniversario di vita del Palermo Chapter, alcuni sono voluti passare dalla famosa spiaggia “Settebello” luogo di ricordi erotico-giovanili. La serata terminava in una sala dove un cabarettista ci ha intrattenuto con delle macchiette di vita vissuta con lo spirito e l’intercalare caratteristico Siculo, poi le premiazioni ai vari Chapter partecipanti, il nostro è stato il più numeroso (e il più casinaro). Domenica 3 alcuni di noi sono andati a Segesta a vedere il tempio e le rovine della città nella quale sfoggia la sua architettonica bellezza l’anfiteatro, altri poltriscono nel villaggio di Terrasini, altri visitano Palermo anticipando l’ora di incontro per l’imbarco. Si ritorna a casa, la sera sulla nave riuniti nel salone il <B>mago Procopio</B> si è esibito in uno spettacolo di magia “pja na carta please”, lasciando confusi e disorientati!!! <B>Mr. Lupo</B> e <B>Mr. Bruciato</B> chissà se si riprenderanno? E’ doveroso ringraziare Il Direttore del Palermo Chapter <B>Massimo Sciascia</B> e tutti i suoi collaboratori per il riuscitissimo <B>7° Ombelico del Mondo</B>, e vogliamo complimentarci anche per le parole che il capo dei capi <B>Mauro Rivoltella</B> ha rivolto alla organizzazione per come si è svolta la manifestazione, in particolar modo per l’attenzione rivola alla sicurezza sulla strada. Prima di chiudere dobbiamo anche ringraziare, di averci tolto tutte le castagne dal fuoco, il grande <B>Carlo Spinucci</B> per l’organizzazione del viaggio.<br> <br> <br> Dopo il resoconto dettagliato del nostro socio <B>“teenager” Adalberto Mr. Ada Purinan</B> non mi rimane che integrare quanto da lui scritto con le gesta del piccolo manipolo che ha messo piede in <B>Trinacria</B> con un giorno di vantaggio sul resto del gruppo. Ci incontriamo alle 16.30 presso un noto negozio di giocattoli sulla Via Aurelia. Da qui il gruppo procede guidato da <B>Carlo “Mr. Calimero” Spinucci</B> fino al primo autogrill sulla Roma – Civitavecchia dove ci incontriamo con gli altri. Dopo altri 20 minuti ci troviamo già all’imbarco del traghetto, Carlo si occupa delle questioni burocratiche ritirando le carte d’imbarco per tutto il gruppo e finalmente saliamo a bordo. Siamo ancora in porto quando ci mettiamo in fila per cenare al self service. Dalle vetrate notiamo che il mare aperto è decisamente incazzoso e in molti decidono di prevenire eventuali malori con un cerotto posto dietro l’orecchio. Dopo aver cenato vaghiamo per il traghetto ma, a causa dell’eccessivo rollio dello stesso, decidiamo di rintanarci nelle nostre cabine per passare la nottata. Ci svegliamo già in vista della Sicilia, coesi, resistiamo alla voglia di fare colazione per poterci godere fin da subito le delizie culinarie dell’isola. Dopo essere sbarcati, infatti, ci dirigiamo verso una delle più note pasticcerie palermitane, la <B>Pasticceria Mazzara</B>, suggeritaci da quella santa donna di <B>Federica Miss. Calimera</B>. Dopo aver trovato la pasticceria, usare il nostro povero Historian come navigatore non è mai da considerarsi un’ottima idea, e parcheggiate le moto ci si para subito davanti un dilemma di difficile soluzione: dolce o salato? Sciolto il nodo gordiano e sollazzati i nostri palati ci siamo rimessi in moto per raggiungere la sede ufficiale del <B>7° Ombelico del Mondo</B>, “La Città del Mare” presso Terrasini (PA). Dopo un abbondante pranzo il gruppo infoltito da alcuni amici del <B>Roma</B> e del <B>Firenze Chapter</B>, dietro ad un impeccabile <B> “Mr. Bruciato” </B>, appesantito dal pesantissimo fardello di <B> “Mr. Mc Nela” </B>, arrivava a <B>Monreale</B>. Posteggiate le moto ci siamo ritrovati nel mezzo della festa del paese, con tanto di carretto siciliano, gruppo canoro e matrimonio, tanto per gradire. Dopo la visita di rito alla cattedrale ed una rinfrescata granita con brioche, sotto delle nuvole che facevano temere il peggio, siamo rientrati a Terrasini per cenare. La serata di giovedì, tutti ancora appesantiti dalle cibarie sicule e dalla traversata, andiamo a dormire decisamente presto. Il venerdì mattina, col resto del gruppo già a Palermo, la testa di ponte si divide. Parte va a vedere le meraviglie architettoniche di <B>Segesta</B> mentre gli altri, al seguito del <B>Dealer</B>, ribattezzato per l’occasione <B>Don Stefano</B>, si addentrano nell’entroterra su una tortuosa quanto dissestata strada per raggiungere <B>Corleone</B>. Arrivati nella famigerata località il gruppetto, non senza un iniziale imbarazzo, trova la chiesa resa famosa dal film <B>“Il Padrino”</B> e, dopo aver gozzovigliato come al solito e dopo che <B>don Stefano</B> e <B>don Marco</B> si sono fatti immortalare con due indigeni del luogo, riprendiamo la strada di casa per riunirci al resto del <B>Forvm</B>. Chiudo con un ringraziamento speciale a <B>Mr. Calimero</B>, vero capro espiatorio di tutte le nostre più assurde recriminazioni e ancor più assurde richieste.<br> <br> Duc et Gaude!<br> Gaudeamus Igitur!<br>

Adalberto “Mr. Ada” Purinan + P.N. “Mr. Mc Nela” Farrell

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H.O.G. INVERNO 2009

Per la seconda volta l’evento conclusivo della stagione <b>HOG</b> si svolge a Roma. Quest’anno l'<b>HOG Inverno</b> trova come sua location parte del locale Palacavicchi, appena fuori dal Raccordo Anulare.

Ci ritroviamo in prima serata in concessionaria sulla <b>Pontina</b> da dove, dopo aver distribuito il rally package dell’evento, partiamo tutti insieme per la location dell’HOG Inverno 2009. Purtroppo anche quest’anno i chilometri da percorrere sono pochi per noi del <b>Forvm</b>, ma la vicinanza dell’evento non toglie la voglia di stare insieme e divertirci insieme ai tanti amici venuti da vicino o lontano. La gran mole di moto crea qualche piccolo intoppo ed un ingorgo di moto, niente che i solerti volontari dei tre Chapter romani che sono al lavoro dalle 10 di mattina non riescano a risolvere. Parcheggiate quasi tutte le moto nella zona a noi dedicataci inizia la serata. Mentre dal palco inizia a fluire la musica suonata da una band che accompagna <b>Tony Esposito</b>, arrivano le prime pietanze. Tra il primo ed il secondo la <b>HOG Italia</b> distribuisce dei fogli con delle parole crociate, i primi a finire riceveranno una bottiglia di champagne. Neanche a farlo apposta i primi due tavoli a terminare il cruciverba sono due tavoli del Forvm, probabilmente gli unici ad averlo fatto. Terminata la cena la sala si trasforma in un’enorme discoteca, i tavoli sotto al palco vengono spostati per far più spazi al ballo e spuntano delle splendide signorine di poco vestite che attraggono i signori sulla pista da ballo ammaliandoli dall’alto dei loro piedistalli. In pieno stile bipartisan ci sono anche dei palestrati signori che si dimenano per il piacere del gentil sesso. Pian piano la sala inizia a svuotarsi. Si salutano gli amici e si riprende la strada di casa, la stanchezza si fa sentire anche se in tanti rimangono a far baldoria fino a notte inoltrata. Anche quest’anno l’<b>HOG Inverno</b> ci ha concesso di chiudere in grande stile la stagione dei raduni e delle uscite HOG. Un arrivederci a tutti all’anno prossimo!<br> <br> Duc et Gaude!<br> Gaudeamus igitur!

Paul N. Mr McNela Farrell Historian F.R.C.

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Festa di Natale

Domenica 20 Dicembre, l’appuntamento è per le 13,00 presso la <b>Steak House Wild West</b> in via della Giustiniana 906. Abitando a 3 km prendo e vado… e già dalle prime curvette capisco che qualcosa nell’asfalto non va. La temperatura è glaciale, di quelle che ti tagliano la faccia.

Arrivo davanti al posto prestabilito, rallento e vedo arrivare di corsa <b>Mr. Spillo</b>… facendo gesti di rallentare!!! Eseguo e mi fermo… tutto l’ingresso, il piazzale e l’intera area sono praticamente ghiacciati! Praticamente una pista da pattinaggio! Con molta attenzione e passando sulla terra riesco a parcheggiare sano e salvo (sarebbe stata la terza volta che mi andava per terra da fermo la Springer e mi sarei un tantino incazzato!) poso zainetto casco e il resto, e subito mi metto sul cancello a fermare eventuali soci un po’ troppo allegri. Risparmiandogli danni, ecchimosi e bestemmie! Ci diamo il cambio per il freddo, quando <b>Mr Soriano</b> si presenta al cancello con una boccia di Jack Daniels… MMMMmm andiamo bene! Poi segue uno spritz… un’altro… Inizia il pranzo… siamo circa 140, esce dalla cucina una fiamminga che non esagero sarà stata un metro e mezzo con sopra un quintale di fettuccine anche molto buone… poi segue carne… patate e chi più ne ha più ne metta. Il vino ovviamente accompagna il tutto come piovesse! Verso la fine del pasto <b>Eugenio</b> sale su di una panca e inizia a distribuire una copia per uno o per coppia del magazine del <b>Chapter</b> dell’anno appena finito… beh una cosa spettacolare… anche quest’anno <b>MARZIA</b> si è superata! il magazine si presenta con un livrea di assoluta importanza, una sopracopertina in pelle martellata nera con laccio di chiusura… ma tocco davvero di classe su ogni copertina è incollata una chiave inglese!!! SPETTACOLO!!! L’interno è come sempre bellissimo ed i ricordi pagina dopo pagina affiorano come i km fatti insieme! Nessuno al mondo credo abbia un magazine come il nostro, <b>GRAZIE MARZIA E PAOLO</b>! Dopo la distribuzione di questo oggetto bellissimo, arriva il momento degli aspirati colori per alcuni! NOVITA’ DELL’ANNO oltre le solite pacche, applausi e risate, questa volta una nutrita combriccola guidata da Enrico, si è munita di manganelli carnevaleschi… ma tanti!!! ahahaha E ogni volta che veniva nominato il nuovo “colorato” le botte che prendeva non si possono raccontare! A volte veniva respinto indietro da quella carogna di Max Carosi e quindi anche doppia/tripla razione di legnate!!! Finite le assegnazioni dei colori… arriva il turno di un riconoscimento per tutti i volontari del <b>RVN DELLA CAPITALE</b>, grazieeeee una bella targa, poi si prosegue con il direttivo!!! Non mi dilungherò su tutte le cariche (anche perché appena possibile le troverete sul sito) <b>Trix</b> è il nuovo <b>Assistant Director</b>. Anche io sono stato buttato dentro al Direttivo con la carica di Fotografo, spero di dare una mano al <b>Chapter</b> come posso e come ho sempre fatto… e sopratutto spero che ci divertiremo tutti. Distribuzione di un omaggio molto gradito, quale cappelletto di lana e sciarpa entrambi con il logo del nostro amato Chapter. Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare pubblicamente <b>Marzia Fabiani</b> non solo per lo splendido lavoro del magazine, ma per un regalo che mi ha fatto, incorniciando una serie di foto della mia moto sotto monumenti romani, foto già belle ma rese perfette da lei e con una sorta di dedica davvero commuovente. Sarebbe stato bello se avesse potuto inserirla nel magazine ma lo spazio era già poco… Anche quest’anno è finito… passeremo il Natale con le nostre famiglie e ripenseremo ad ogni amico con cui tornare a <b>” Giocare in Strada”</b> il prossimo anno. Domani il nostro <b>Chaper</b> avrà l’onore insieme ai nostri cugini del Roma Chapter di entrare in moto all’interno dello <b>Stadio Olimpico</b> fare dei giri con a bordo come passeggeri diversi personaggi dello spettacolo e dello sport… qualcuno più fortunato avrà dietro di lui qualche bella gnocca!!! (tacci vostra col c….o che mi chiamata per ste cose eh?) peggio per voi non sfilerà,la moto più bella del <b>Forvm</b>! hahahah comunque il tutto sempre per una causa nobile ossia il Derby del Cuore. Ma la cosa davvero più bella , importante e che ci riempie il cuore, è che anche quest’anno abbiamo l’onore grazie agli amici delle <b>Aquile Tricolori</b>, di poter portare un dono ma sopratutto un sorriso ed un po’ di rumore a quei fantastici angeli… i bambini ricoverati al reparto oncologico del policlinico <b>Umberto I</b>. Come sempre tutti rigorosamente vestiti da babbo natale… che piova nevichi o bombardino Roma noi saremo li a portare un sorriso a chi dovrebbe farci riflettere un attimo su quanto siamo fortunati!! 24 mattina appuntamento che non sente scuse… ore 9,30 a <b>Ponte Milvio</b>. Da parte mia un abbraccio a tutti voi alla vostre famiglie e un grazie per le persone che siete, i sorrisi che mi regalate e per riuscire a farmi scordare magari anche solo per 2 ore tutte le cose che vorrei diverse.<br> Con tutto il mio cuore…<br> Vostro per sempre

Andrea Galassi

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II RIDE TO SMILE

II RIDE TO SMILE

Finalmente si ricomincia! Alle 9.30 di domenica 27 gennaio all’ombra del Fungo dell’E.U.R., anche se il sole nascosto dietro una grigia cortina di nuvole di ombre non ne disegnava più di tante, ci siamo riuniti con il Roma Chapter per il II Ride to Smile.<br>

Dopo aver aspettato i soliti ritardatari, con le facce ancora segnate dalla permanenza sul cuscino, inforchiamo le moto e, dietro la guida del Bruciato, puntiamo le forcelle verso la destinazione giornaliera: Bassiano, provincia di Latina.<br> Il serpentone di cromo, pelle ed acciaio si snoda rumoroso ed allegro nonostante l’aria particolarmente pungente e gli sguardi assonnati dei centauri alla guida. Prendiamo il raccordo in direzione dell’autostrada Roma – Napoli procedendo compatti fino allo svincolo per la Pontina dove, probabilmente spinto dalla voglia di emulazione, un simpaticone in una Golf pensa bene di tagliare a metà il gruppo. Giurato gli fa candidamente notare che ha interrotto la nostra fila e viene mandato istantaneamente a quel paese. Il buon Giurato non si arrende e fa notare all’auto munito che dietro di lui ci sono una cinquantina di moto; al che l’automobilista cede il passo e ci concede di ricucire lo strappo con i “fuggitivi”.<br> Usciamo sulla Tuscolana e ci inerpichiamo verso Frascati, la strada procede lentamente, dopo una bella serie di curve raggiungiamo Cori dove sostiamo per un aperitivo. Parcheggiamo nella piazza principale di Cori, dove attiriamo la curiosità degli abitanti e dei bambini mascherati per questa domenica di Carnevale. Ad un certo punto notiamo che il buon Prozac non è ancora arrivato, mentre ci chiediamo cosa gli sia successo arriva con un gruppetto di ritardatari. Una ragazza del Roma Chapter aveva finito la benza e il prodigo Prozac è corso in suo aiuto rifornendole il serbatoio utilizzando la tecnica del “succhio”, tecnica che pare conosca alla perfezione. Dopo un’oretta passata nella bella Cori ci rimettiamo in moto, sempre sotto lo sguardo incuriosito di adulti e bambini, che non perdono l’occasione di scattare delle foto a queste sculture di metallo che noi chiamiamo moto.<br> La seconda parte del tragitto giornaliero è ancora più affascinante e carica di panorami mozzafiato della prima, tra sali e scendi, tra curve dolci e tornanti, passando davanti ai Giardini di Ninfa arriviamo finalmente ai 562 m.s.l.m di Bassiano. Dopo aver trasformato la piazza principale di Bassiano in un parcheggio Harley, ci mettiamo finalmente coi piedi sotto al tavolino per gustarci un pranzo che ha quasi del banchetto di nozze.<br> Inutile cercare di raccontare a chi non era presente quanto è stato detto o è successo durante il pranzo, certi momenti possono solo essere vissuti. Dopo il pranzo il gruppone si sfalda in piccole falangi che rientrano a casa scegliendo ognuno il percorso migliore. Ritorniamo a Roma prendendoci un’altra bella dose di freddo ma siamo contenti, sui visi un sorriso soddisfatto testimonia la felicità per la prima uscita annuale. Un grazie dovuto a Mr. Bruciato per la splendida riuscita del II Ride to Smile!<br><br> <b>Duc et Gaude!</b><br> <b>Gaudeamus Igitur!</b><br>

Paul Farrell