20-22 settembre 2024
È venerdì mattina. Il briefing iniziale lascia ben sperare, il nostro Head Road Mr. Spillo chiarisce subito i punti essenziali e volendo ricordare in brevi linee il concetto, potremmo dire: “raga’, visto che a noi ce piace tanto l’autostrada, oggi ne famo due!”.
Inizia così il nostro Rally di Lombardia, cercando riparo dalle intemperie del centro Italia e dando un occhio alle strade consolari, che comunque, metti caso volessimo fare un paio di incursioni, almeno le abbiamo controllate per tempo. Per fortuna che il passo della Cisa ci ha risvegliato dal torpore delle due corsie… Arriviamo stanchi ma non troppo, affamati, ma non troppo, accaldati, ma non troppo. Insomma, arriviamo!
Il tempo di prendere il braccialetto per entrare nel villaggio e portare le moto davanti ai bungalow assegnati, che già si avvertono le prime asperità: lenzuola imbustate! I nostri eroi saranno stati in grado di rifare il letto per la notte o si saranno semplicemente buttati su di un telo spiegazzato? Le facce del giorno dopo non portano segni, si potrebbe quindi supporre che abbiano provveduto a riordinare il proprio triclinio.
La notte è passata in un baleno e i più mattinieri si ritrovano per un caffè seduti in veranda, ricalcando le orme di imperituri pensionati medi, mentre tutti gli altri si preparano all’arrivo del nostro
Ambassador Viga, che per l’occasione ha ideato un giro ad hoc targato Forvm, nella sua amata terra. E quindi via alla volta di Sirmione, traffico, rotatorie, Sal , traffico, rotatorie, traffico, rotatorie… e rotatorie e traffico. Finalmente si inizia a salire, abbracciamo il lago di Idro e proseguiamo tra rocce mozzafiato che ci seguono durante tutto il percorso. L’andatura è ideale per godere di questo panorama e sicuramente in un altro momento, una sosta sarebbe obbligata, perché un simile paesaggio deve essere immortalato. Bastano così pochi chilometri per lasciarci alle spalle il lago con la sua frenesia e riscoprire strade di montagna incastonate nel più classico dei panorami. L’arrivo al rifugio per il pranzo lascia tutti senza parole, forse proprio perché non ci saremmo mai aspettati un giro come questo e una sosta di pari impatto. È dura lasciare questo angolo di paradiso, ma il nostro Viga ha ancora un paio di sorprese prima di poter considerare conclusa la giornata. Si rimonta in sella e via verso il lago di Garda, dove, dopo aver dimostrato una sorprendente abilità funambolica cercando di farci spazio nel famoso traffico, ci imbarchiamo con i nostri ferri per raggiungere l’altra riva. Vorremmo continuare ancora a perlustrare la zona ma impegni istituzionali ci reclamano al villaggio, per cui non ci resta che un ultimo affogato al caffè e un’ultima foto al lago di Garda, che sonnecchia sotto di noi.
Giusto il tempo di una doccia, una goccia di profumo e siamo pronti per l’evento! Un bacio e un saluto agli amici degli altri Chapter, una foto di rito tutti insieme e finalmente: si mangia!! Eh sì, perché a noi, quelli de Roma bella, non è tanto il mettersi a tavola e mangiare, ma è il declamare una frase, la frase… che ce riporta sempre a casa col pensiero “’na vendetta, dotto’, è ‘na vendetta!”.
La serata si protrae con musica e fuochi d’artificio mentre ci dirigiamo verso le brande, la giornata è stata intensa e forse è arrivato il momento del meritato riposo. Saremo stati bravi? Forse si o forse no… viste le espressioni del nostro Activities Emiliano, magari un po’ dispettosi. Scusa se ci siamo fatti un po’ prendere la mano, ma ci siamo proprio divertiti.
A tutti voi, buona strada e al prossimo run.
Francesca Monti Editor