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Diario-2024

Run del Tricolle

21-23 Giugno 2024

… “E chi se lo perde un giro ad Avellino!”

Non per mettere un po’ di invidia a chi non si è prenotato, ma veramente… che run!  

Questo fine settimana ha dimostrato come la riuscita di un evento, non è questione di strada, né di idee nell’organizzazione, ma il cuore che si spende per gli altri. Capitanati dal nostro Activities Mr. Trix e seguendo il percorso tracciato dal nostro Sandro Mr. Spillo Head Road arriviamo in un baleno.

L’accoglienza in concessionaria ha un soffice sapore di famiglia. Un tavolo con le racchette da ping pong appoggiate sopra, i tavolini all’ombra, le teglie di pasta al forno e di verdure fatte rigorosamente in casa, una porchetta a caso, il tubo dell’acqua usato all’occorrenza, tutto così naturalmente semplice… insomma le basi di una giornata tra amici segnata da una perdurante canicola estiva.  Salutiamo a malincuore gli amici con il pensiero rivolto alla piscina dell’hotel. Non foss’altro che bagnati per bagnati (quella pompa d’acqua… mannaggia), dobbiamo sfidare a singolar tenzone anche i costumi riposti nelle sacche laterali. Ovviamente la piscina ha vinto su tutti, dopo due ore di un intenso accanimento abbiamo dovuto retrocedere. Non per questo per  perdiamo la guerra, si riparte per la serata organizzata in concessionaria, dove una nuvola di benessere ci attende nuovamente. Forse per  stavolta più che di benessere emotivo, dobbiamo considerare un singolare benessere gastronomico soddisfatto per la maggior parte da una forma di caciocavallo impiccato. A discrezione di chi scrive, tale bontà dovrebbe essere considerata come uno degli iniziatori dello street food italiano! 

Pochi ma buoni, mangiamo e balliamo scacciando i pensieri della settimana. Se si volesse cercare un’interpretazione più de core si potrebbe definire con un “e chi c’ammazza…”. Per la giornata trascorsa possiamo dire di essere ben paghi, di strada, d’affetto e de panza.

Il sabato mattina per coloro che potevano titubare, (che ti titubi poi), tutto è ripreso da dove si era lasciato la sera precedente, parola d’ordine: relax.

Si arriva al lago dove, poco alla volta, i ragazzi dei Lupi iniziano a predisporre un aperitivo, seguito da un aperitivo e poi un altro pezzetto di aperitivo, ah no, questo è il caciocavallo, ormai entrato di diritto nelle prossime analisi del sangue. Ci deliziano con un casaro che davanti a tutti lega nodini di mozzarella e li offre ancora caldi spezzandoli man mano. Ci sono leggende che narrano di un padellone enorme per la mantecatura della pasta sul momento e di eroi portati in ovazione per aver avuto la forza di continuare ad assaggiare tutto.

È il momento della gara di forza, il nostro Paolo mr. Rainman Ricci prende in mano la situazione e con un cipiglio pari a quello di Tot  e Maciste, stile armiamoci e partite, si rivolge agli astanti e tuona

“dobbiamo partecipare anche noi alla gara di forza. Preparatevi e andate”. A stento e con forze inaspettate il primo premio è stato ottenuto: il caciocavallo è ormai un vessillo tutto nostro!

Narrare la cena sarebbe superfluo, penso che ormai lettore avrai capito che nulla è stato lasciato al caso. La vera forza della semplicità è stato il fulcro di tutto. Ma bada, una semplicità accurata, fatta di sguardi che scrutavano, che cercavano un assenso all’impegno. E noi tutto questo non possiamo non premiarlo.

Certo. Abbiamo iniziato il venerdì con una sacca laterale esplosa, abbiamo finito la domenica con un passaggio in un negozio di casalinghi perché si sono un po’ svitati i dadi del collettore. Ma quando lo spirito è quello giusto, il problema si pu  anche spostare al giorno dopo.

Mi piacerebbe ricordare questo Run del Tricolle con un pensiero di Guy de Maupassant:

Il viaggio è una porta attraverso la quale si esce dalla realtà nota e si entra in un’altra realtà inesplorata, che somiglia al sogno. 

Francesca Miss Milka Monti editor

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