Non saprei da dove iniziare a raccontare questo evento visto che con la mente vado subito indietro nel passato, per poi proiettarmi nel futuro e accorgermi di trovarmi in un presente che riduce i tempi quindi iniziero’ semplicemente a descrivere le emozioni vissute da tutti i soci presenti al 5° fratelli della notte.
Nel lento ma inesorabile cammino verso questa seconda tappa ho incontrato voi del Forvm e a piccoli passi il percorso si sta compiendo. Anche se per mia scelta, non sono padrone del mio tempo e per questo volevo che il mio primo raduno con il Chapter fosse particolare, unico, tosto e cosi’ e’ stato. Su e giu’ in mezzo alla neve, all’umidita’ gelata, immersi in un freddo perenne senza sapere dove stavamo andando ne’ per quanto tempo saremmo stati ancora in sella. Le uniche certezze si chiamavano Lello e Roberto, il primo e l’ultimo del gruppo, il cuore e la testa e in mezzo, noi Giaguari, quelli piccoli e quelli grandi, insieme. Abbiamo sofferto, abbiamo commesso qualche piccolo errore, ma niente ci ha fermato o avrebbe potuto… e se fuori faceva un freddo cane e sui nostri volti la tensione disegnava strane espressioni, perchè stavamo la’, sulla strada, tutti in fila, concentratissimi e senza concederci la minima distrazione, appena ci si ritrovava al caldo iniziava l’allegria allo stato puro e la testa e il cuore lasciavano il posto alla panza e alle battute! Troppi gli episodi per ricordarli tutto, ma Tombolo, Il Wifi e i guanti di Sboing, la schiena di Valentino e i racconti delle sue vacanze in America con il direttore Eugenio e ancora le facce delle coppiette che si erano programmate un WE romantico e si sono ritrovate sole a cena con 25 Giaguari e Pamela, insieme con quelle dei poliziotti di Avellino quando ci hanno visto “calare dalla montagna” come gli Unni e infine la Costiera amalfitana e il suo sole dopo la tormenta, sono cose che resteranno per sempre nella mia e nella nostra memoria, per tutto il resto ci sara’ sempre il Forvm…<br>Grazie ragazzi!!
Yuri Macrino