Giovedì 30 aprile ore 15,30 partenza dall’autostrada Roma-Napoli stazione servizio Frascati Ovest direzione Napoli, imbarco per la Sicilia “7 Run L’Ombelico del Mondo” vento, pioggia e grandine ci hanno accompagnato sino a Napoli, poi siamo caduti nel traffico della città partenopea, poco ci mancava che perdessimo l’imbarco, ma adeguatici al traffico stanziale, marciapiedi, cordoli, semafori rossi, ci mancava solo togliere i caschi e poi le infrazioni le avevamo fatte tutte, siamo arrivati in tempo.
Finalmente a bordo! La serata è trascorsa tra la cena e una bevuta al bar, poi tutti a “ninna” si fa per dire, solo chi aveva fatto il pieno compensava il dondolio della nave per il mare mosso. Sbarcati a Palermo in una bella mattinata, ci aspettavano i Road Capitan del <B>Palermo Chapter</B> che ci hanno accompagnato prima a fare una lussuriosa colazione in un bar pasticceria a base di cannoli, maritozzi ripieni di gelato di cassata, ed ecc .. ecc..behh ci siamo fatti veramente del male! Dopo di ciò ci hanno accompagnato a vedere la Cattedrale di Monreale che è di una bellezza indescrivibile, le foto sul nostro sito possono dare una minima idea di quello che abbiamo visto. Poi siamo ripartiti destinazione Terrasini <B>“Città del mare”</B>, location prescelta per il raduno; dopo le registrazioni di rito, e preso possesso delle stanze, tutti a pranzo.Venerdì 1° maggio giro culturale ad Erice altro gioiello, dopo le visite ai monumenti ci risiamo fatti del male con dei cannoli, ma che dico, delle sveglie di cannoli con ricotta nella migliore pasticceria Siciliana. La sera ci hanno portato al Porto Vecchio di Trapani dove c’è stato offerto un aperitivo (cena). Sabato 2 maggio partenza per il run a San Vito lo Capo dove siamo piombati rumorosamente in questa bella e deliziosa cittadina di mare tra bagnanti incuriositi da questa marea di moto che ha invaso la piazzetta prospiciente il mare, la sosta si è prolungata sino l’ora di pranzo tra un aperitivo, un gelato, e l’ormai famoso maritozzo con gelato di cassata, passeggiando nel lungo mare, poi ripresa la strada con panorami da cartolina ci hanno condotto a Scoppello dove dall’alto del ristorante si vedevano i Faraglioni. Il pranzo a self service al ristorante I Faraglioni “come al solito” è stato preso d’assalto, i tavoli erano pieni di ogni ben di dio, dall’insalata di polpo alla caponata, accompagnate da pizze rustiche sfornate all’istante, da alici fritte e condite al pomodoro, cus cus di pesce, pasta al pomodoro e formaggio primo sale grattato, vino alla spina, fagottini dolci fritti con ricotta. Rimasti a prendere il sole fino a tardo pomeriggio, poi i gruppi sono rientrati in albergo a Terrasini accompagnati dai bravissimi Road Capitan dove alle 19,30 ci veniva offerto un aperitivo per brindare al 15° anniversario di vita del Palermo Chapter, alcuni sono voluti passare dalla famosa spiaggia “Settebello” luogo di ricordi erotico-giovanili. La serata terminava in una sala dove un cabarettista ci ha intrattenuto con delle macchiette di vita vissuta con lo spirito e l’intercalare caratteristico Siculo, poi le premiazioni ai vari Chapter partecipanti, il nostro è stato il più numeroso (e il più casinaro). Domenica 3 alcuni di noi sono andati a Segesta a vedere il tempio e le rovine della città nella quale sfoggia la sua architettonica bellezza l’anfiteatro, altri poltriscono nel villaggio di Terrasini, altri visitano Palermo anticipando l’ora di incontro per l’imbarco. Si ritorna a casa, la sera sulla nave riuniti nel salone il <B>mago Procopio</B> si è esibito in uno spettacolo di magia “pja na carta please”, lasciando confusi e disorientati!!! <B>Mr. Lupo</B> e <B>Mr. Bruciato</B> chissà se si riprenderanno? E’ doveroso ringraziare Il Direttore del Palermo Chapter <B>Massimo Sciascia</B> e tutti i suoi collaboratori per il riuscitissimo <B>7° Ombelico del Mondo</B>, e vogliamo complimentarci anche per le parole che il capo dei capi <B>Mauro Rivoltella</B> ha rivolto alla organizzazione per come si è svolta la manifestazione, in particolar modo per l’attenzione rivola alla sicurezza sulla strada. Prima di chiudere dobbiamo anche ringraziare, di averci tolto tutte le castagne dal fuoco, il grande <B>Carlo Spinucci</B> per l’organizzazione del viaggio.<br> <br> <br> Dopo il resoconto dettagliato del nostro socio <B>“teenager” Adalberto Mr. Ada Purinan</B> non mi rimane che integrare quanto da lui scritto con le gesta del piccolo manipolo che ha messo piede in <B>Trinacria</B> con un giorno di vantaggio sul resto del gruppo. Ci incontriamo alle 16.30 presso un noto negozio di giocattoli sulla Via Aurelia. Da qui il gruppo procede guidato da <B>Carlo “Mr. Calimero” Spinucci</B> fino al primo autogrill sulla Roma – Civitavecchia dove ci incontriamo con gli altri. Dopo altri 20 minuti ci troviamo già all’imbarco del traghetto, Carlo si occupa delle questioni burocratiche ritirando le carte d’imbarco per tutto il gruppo e finalmente saliamo a bordo. Siamo ancora in porto quando ci mettiamo in fila per cenare al self service. Dalle vetrate notiamo che il mare aperto è decisamente incazzoso e in molti decidono di prevenire eventuali malori con un cerotto posto dietro l’orecchio. Dopo aver cenato vaghiamo per il traghetto ma, a causa dell’eccessivo rollio dello stesso, decidiamo di rintanarci nelle nostre cabine per passare la nottata. Ci svegliamo già in vista della Sicilia, coesi, resistiamo alla voglia di fare colazione per poterci godere fin da subito le delizie culinarie dell’isola. Dopo essere sbarcati, infatti, ci dirigiamo verso una delle più note pasticcerie palermitane, la <B>Pasticceria Mazzara</B>, suggeritaci da quella santa donna di <B>Federica Miss. Calimera</B>. Dopo aver trovato la pasticceria, usare il nostro povero Historian come navigatore non è mai da considerarsi un’ottima idea, e parcheggiate le moto ci si para subito davanti un dilemma di difficile soluzione: dolce o salato? Sciolto il nodo gordiano e sollazzati i nostri palati ci siamo rimessi in moto per raggiungere la sede ufficiale del <B>7° Ombelico del Mondo</B>, “La Città del Mare” presso Terrasini (PA). Dopo un abbondante pranzo il gruppo infoltito da alcuni amici del <B>Roma</B> e del <B>Firenze Chapter</B>, dietro ad un impeccabile <B> “Mr. Bruciato” </B>, appesantito dal pesantissimo fardello di <B> “Mr. Mc Nela” </B>, arrivava a <B>Monreale</B>. Posteggiate le moto ci siamo ritrovati nel mezzo della festa del paese, con tanto di carretto siciliano, gruppo canoro e matrimonio, tanto per gradire. Dopo la visita di rito alla cattedrale ed una rinfrescata granita con brioche, sotto delle nuvole che facevano temere il peggio, siamo rientrati a Terrasini per cenare. La serata di giovedì, tutti ancora appesantiti dalle cibarie sicule e dalla traversata, andiamo a dormire decisamente presto. Il venerdì mattina, col resto del gruppo già a Palermo, la testa di ponte si divide. Parte va a vedere le meraviglie architettoniche di <B>Segesta</B> mentre gli altri, al seguito del <B>Dealer</B>, ribattezzato per l’occasione <B>Don Stefano</B>, si addentrano nell’entroterra su una tortuosa quanto dissestata strada per raggiungere <B>Corleone</B>. Arrivati nella famigerata località il gruppetto, non senza un iniziale imbarazzo, trova la chiesa resa famosa dal film <B>“Il Padrino”</B> e, dopo aver gozzovigliato come al solito e dopo che <B>don Stefano</B> e <B>don Marco</B> si sono fatti immortalare con due indigeni del luogo, riprendiamo la strada di casa per riunirci al resto del <B>Forvm</B>. Chiudo con un ringraziamento speciale a <B>Mr. Calimero</B>, vero capro espiatorio di tutte le nostre più assurde recriminazioni e ancor più assurde richieste.<br> <br> Duc et Gaude!<br> Gaudeamus Igitur!<br>
Adalberto “Mr. Ada” Purinan + P.N. “Mr. Mc Nela” Farrell